Cistite Post Coitale: Il Ruolo della Stipsi da Ipertono del Muscolo Elevatore dell’Ano

Introduzione

La cistite post coitale può essere aggravata da vari fattori, uno dei quali è la stipsi. Tuttavia, un tipo specifico di stipsi, causata dall’ipertono del muscolo elevatore dell’ano, può giocare un ruolo cruciale. Questo muscolo, se eccessivamente contratto, può bloccare il transito delle feci, causando una stipsi da ostruzione meccanica. Un segnale comune di questo problema è la presenza di emorroidi esterne a ore 12 sull’ano.

Microbiota e Salute Vaginale

Un microbiota intestinale equilibrato è essenziale per la salute urogenitale. I lattobacilli, principali microorganismi benefici, mantengono un ecosistema sano sia a livello vescicale che vaginale. Alterazioni del microbiota, causate da stipsi o altri fattori, possono compromettere questa barriera protettiva, aumentando il rischio di infezioni【1】.

Permeabilità e Contiguità Anatomica

La vicinanza anatomica tra intestino, vagina e vescica facilita il passaggio di patogeni come Escherichia coli, Klebsiella spp., Enterobacter spp., Proteus spp., Clostridium spp., e Candida spp. La migrazione di questi microrganismi dalla fonte intestinale alla vescica è un meccanismo comune nelle infezioni del tratto urinario inferiore【2】.

Il Ruolo del Biofilm

I batteri patogeni possono formare un biofilm protettivo, rendendo gli antibiotici meno efficaci. Questo biofilm è una barriera che copre le colonie batteriche, impedendo la penetrazione dei farmaci e favorendo la cronicizzazione delle infezioni【3】.

Gestione della Stipsi e Prevenzione delle Infezioni

Per prevenire le infezioni ricorrenti, è essenziale gestire la stipsi. Quando la stipsi è causata dall’ipertono del muscolo elevatore dell’ano, è fondamentale intervenire per ridurre questa tensione muscolare. Il magnesio citrato, grazie al suo effetto osmotico, può migliorare il transito intestinale, rendendo le feci più morbide e riducendo la fermentazione batterica【4】. Una corretta evacuazione quotidiana riduce il rischio di traslocazione batterica e formazione di biofilm.

Conclusioni

Gestire la stipsi causata dall’ipertono del muscolo elevatore dell’ano è fondamentale per prevenire la cistite post coitale. Un approccio integrato che includa la gestione del microbiota intestinale, il trattamento della stipsi e la prevenzione della formazione di biofilm può ridurre significativamente l’incidenza delle infezioni urinarie.

Bibliografia

  1. Bharucha AE, Pemberton JH, Locke GR. American Gastroenterological Association technical review on constipation. Gastroenterology. 2013;144(1):218-238.
  2. Stamm WE, Norrby SR. Urinary tract infections: disease panorama and challenges. J Infect Dis. 2001;183(Suppl 1)
  3. Costerton JW, Stewart PS, Greenberg EP. Bacterial biofilms: a common cause of persistent infections. Science. 1999;284(5418):1318-1322.
  4. Faas MM, Melgert BN, De Vos P. Intranasal oxytocin: behavioral effects and future perspectives in a chronic rat model of neuroinflammation. Brain Behav Immun. 2016;56:56-67.

Varicocele Femminile.

Varicocele Femminile: Un Viaggio Nascosto tra le Vene

Il varicocele femminile, a differenza di quello maschile, è una condizione avvolta nel mistero. Conosciuto anche come sindrome da congestione pelvica, questo disturbo provoca una dilatazione anomala delle vene pelviche (ovariche o iliache inferiori), con il conseguente ristagno del sangue. Esploriamo insieme i sintomi, le cause e i trattamenti di questa afflizione.

Una Silenziosa Presenza Femminile

Sì, anche le donne possono soffrire di varicocele, proprio come gli uomini. Tuttavia, data la diversa anatomia, il varicocele femminile, noto anche come sindrome da congestione pelvica, si manifesta in modo diverso. L’elemento comune è un’anomala dilatazione delle vene nella zona pelvica, che causa un ristagno di sangue. Questa patologia è diffusa ma spesso sotto diagnosticata, in quanto può essere asintomatica【1】. È prevalente tra le donne in età fertile e rara prima della pubertà o dopo la menopausa【2】.

Definizione e Varietà del Varicocele Femminile

Il varicocele femminile è una dilatazione che può coinvolgere:

  • Vene ovariche: di destra o di sinistra, che drenano il sangue dalle ovaie.
  • Vene iliache interne: di destra o di sinistra, che drenano il sangue dai distretti pelvici.

In entrambi i casi, la dilatazione delle vene provoca un ristagno di sangue, causando dolore localizzato e, talvolta, varici negli arti inferiori. Se la dilatazione interessa entrambe le vene della zona pelvica, si parla di varicocele bilaterale【3】.

Sintomi e Diagnosi della Sindrome da Congestione Pelvica

Come riconoscere il varicocele femminile? Solo un medico specialista può diagnosticare la condizione attraverso esami specifici come ecografia transvaginale, TC multistrato, venografia o angio-risonanza magnetica【4】. Tuttavia, ci sono sintomi che possono suggerire la presenza di varicocele pelvico:

  • Fastidio localizzato, più o meno intenso.
  • Pesantezza agli arti inferiori.
  • Dolore durante il ciclo mestruale.
  • Dolore durante i rapporti sessuali.
  • Dolore durante la minzione.
  • Urgenza urinaria e incontinenza da stress.
  • Irritabilità intestinale.

Cause della Sindrome da Congestione Pelvica

Le cause della stagnazione del sangue nelle vene possono essere:

  • Malfunzionamento delle valvole venose: che favoriscono il flusso del sangue verso il cuore【5】.
  • Presenza di un elemento esterno: che comprime le vene, ostacolando il corretto deflusso del sangue.

Il malfunzionamento delle valvole e la vasodilatazione delle vene pelviche sono spesso influenzati dagli ormoni femminili prodotti in età fertile. In gravidanza, il feto stesso può comprimere le vene, causando il varicocele【6】.

Trattamenti per il Varicocele Femminile

Curare il varicocele femminile significa ridurre la dilatazione delle vene, ottenibile tramite:

  • Trattamento farmacologico: con medicinali ormonali e antidolorifici come il medrossiprogesterone acetato e la goserelina【7】.
  • Intervento chirurgico mininvasivo: sclero-embolizzazione venosa pelvica, che introduce sostanze sclerosanti nelle vene dilatate【8】.

Conclusioni

Il varicocele femminile, sebbene meno noto, è una condizione diffusa. Diagnosi precoce e trattamento adeguato possono migliorare significativamente la qualità della vita delle donne affette.

Bibliografia

  1. Benson JT, Griffis K. Pudendal neuralgia, a severe pain syndrome. Am J Obstet Gynecol. 2005;192(5):1663-1668. doi:10.1016/j.ajog.2004.12.061.
  2. Robert R, Labat JJ, Bensignor M, Bensignor E. Decompression and transposition of the pudendal nerve in pudendal neuralgia: a randomized controlled trial and long-term evaluation. Eur Urol. 2005;47(3):403-408. doi:10.1016/j.eururo.2004.11.016.
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Disfunzione del nervo pudendo

INTRODUZIONE ALLA DISFUNZIONE DEL NERVO PUDENDO.

Il Dolore pelvico è un disturbo frequente nelle donne e minore nell’uomo, nel corso degli anni si a in età riproduttiva che postriproduttiva. Molte donne e uomini, non ricevono una diagnosi e un trattamento adeguato. Oggi la disfunzione del nervo pudendo è un tema poco trattato o preso in considerazione dal mondo della medicina, il più delle volte le persone vagano senza una meta alla ricerca di un a spiegazione per questo dolore insistente nella zona del pavimento pelvico. Inizialmente parte in modo acuto, per poi divenire cronico, un dolore insistente, pungente, tagliente, che entra nella vita sia della persona che nelle coppie senza un motivo scatenante, mentendo sotto scacco le persone affette per anni. Nevralgia del pudendo è una condizione dolorosa causata da infiammazione, dalla compressione o intrappolamento del nervo pudendo; può essere collegato ad eventi traumatici, dovuti a problematiche sorte durante la fase del parto, chirurgia pelvica, nello sporto vediamo un ambito specifico nei professionisti nel ciclismo per i loro intesi allenamenti e quindi a continua compressione della zona perineale e uno schiacciamento del canale di alcock che si trova nella zona ischiatica, cambiamenti legati all’età. Caratteristiche cliniche includono dolore pelvico con seduta che aumenta durante il giorno e diminuisce stando in piedi o sdraiati, disfunzioni sessuali, una difficoltà con la minzione e / o la defecazione. Per confermare la nevralgia del pudendo, sono consigliati i criteri di Nantes: a) dolore nella regione innervata dal pudendo, b) peggioramento del dolore con la posizione seduta, c) nessun risveglio notturno per il dolore, d) assenza di deficit sensitivo all’esame obbiettivo, e) rimozione dei sintomi con il blocco anestetico del pudendo . Il trattamento comprende modifiche comportamentali, fisioterapia, analgesici e blocco nervoso, chirurgico di decompressione nervo pudendo, radiofrequenza e stimolazione del midollo spinale. Inoltre è stata riportata un’ associazione tra la sindrome dolorosa pelvica e allergie, malattie infiammatorie dell’intestino, il colon irritabile, malattie autoimmuni, la fibromialgia , l’endometriosi, attacchi di panico e altre situazioni cliniche. Impatto sulla psiche e sulla qualità di vita La sindrome dolorosa pelvica produce una profonda ed intensa influenza sulla psiche e sulla qualità della vita, in quanto altera lo stato di benessere psichico. I disturbi della sfera sessuale e la depressione sono più frequenti e la qualità della vita è peggiora drasticamente. La diagnosi può essere impegnativa e spesso tardiva sia per la varietà dei sintomi, sia per la necessità di escludere patologie con la stessa sintomatologia, sia pe r le diverse definizioni utilizzate. Anche la letteratura al riguardo per questi motivi è insufficiente per costituire un’evidenza sufficiente per produrre delle raccomandazioni. Il tipo di dolore è il sintomo guida Tipicamente si presenta ed accentua con il riempimento vescicale e comporta un aumento della frequenza minzionale (92% dei casi) sovente con urgenza (84% dei casi), ma comunque con grave disagio ed a volte anche difficoltà minzionali se viene ritardata la minzione. [Francesco Cappellano, Francesco Pesce, Paolo Politi]

Stiamo parlando di una disfunzione che da dolore persistente, continuo, con qualche momento o qualche giorno di tregua, ci sono persone che hanno perso la deambulazione, obbligate a letto, chi ha perso il lavoro, perché nella impossibilita di stare seduto o seduta, non riuscire a guidare per lunghi periodi, rimanere seduti in treno, il dolore nella donna si propaga sulla clitoride, vulva, l’ano, glutei, può scendere fino alla gamba, nell’uomo ci sono dolori fortissimi al pene, testicoli, ano, glutei, coscia. Capite bene che anche tutta la sfera sessuale viene ad essere penalizzata fortemente, fino ad interrompere nella coppia ogni tipo di rapporto sessuale, il più delle volte è interrotta da anni, questo creando seri problemi alla coppia, a chi desidera avere un figlio. Ci sono enormi problemi per la donna ad avere rapporti perché nell’atto della penetrazione il dolore che ne consegue e lacerante, impossibile da sostenere, oppure, durante l’atto non sente dolore ma al termine ha dolori fortissimi. Questo che sto descrivendo sono il frutto della testimonianze delle persone che ho conosciuto, di persona, tramite mail, e telefonicamente.