Neuropatia del pudendo dolore plevico: l’Approccio con Farmaci Triciclici, Antidepressivi e Antiepilettici.

Di fronte alla sfida posta dal dolore neuropatico, la medicina ha trovato efficacia in una classe di farmaci inizialmente non concepiti per questo scopo: gli antidepressivi triciclici, gli antiepilettici e gli ansiolitici[^1^][^2^]. Questi farmaci agiscono modulando la trasmissione dei segnali nel sistema nervoso, piuttosto che contrastare l’infiammazione.

Antidepressivi triciclici come l’amitriptilina, ad esempio, aumentano i livelli di neurotrasmettitori nel cervello, come la serotonina e la noradrenalina, che possono aiutare a inibire la trasmissione del dolore nel sistema nervoso centrale[^3^]. Questo meccanismo offre sollievo dal dolore neuropatico agendo direttamente sui percorsi attraverso i quali il dolore viene percepito[^4^].

Antiepilettici, come il gabapentin e la pregabalin, sono utilizzati per stabilizzare l’attività elettrica anormale nel cervello che può contribuire alla sensazione di dolore[^5^]. Questi farmaci riducono l’iperattività dei nervi che causa il dolore neuropatico, offrendo così sollievo[^6^].

Ansiolitici, in particolare quelli che agiscono sul sistema GABAergico (come le benzodiazepine), possono anche avere un effetto indiretto sul dolore, contribuendo a ridurre l’ansia e la tensione che possono aggravare la percezione del dolore neuropatico[^7^].

L’uso di psicofarmaci in dosi pediatriche rappresenta una strategia in questo contesto. Questi farmaci, agendo selettivamente sui percorsi neurotrasmettitori, permettono di “riprogrammare” la percezione del dolore a livello del sistema nervoso centrale, diminuendo l’ipersensibilità e aiutando i pazienti a ristabilire una soglia di dolore più normale e gestibile[^8^].

Questa modalità di trattamento apre nuove prospettive nella gestione del dolore neuropatico, proponendo non solo una riduzione del sintomo doloroso, ma anche un intervento mirato alle cause sottostanti l’alterata percezione del dolore. Così facendo, la medicina offre una soluzione concreta per affrontare le sfide poste dalla cronicizzazione del dolore, mirando a una vera e propria riabilitazione del paziente sul piano della percezione del dolore[^9^].

Bibliografia

  1. Fondazione Veronesi. I farmaci che spengono il dolore neuropatico non sono gli analgesici. Disponibile su: https://www.fondazioneveronesi.it
  2. Torrino Medica. Quali antidepressivi sono efficaci nel trattamento del dolore neuropatico? Disponibile su: https://www.torrinomedica.it
  3. Manuali MSD. Farmaci per il dolore neuropatico. Disponibile su: https://www.msdmanuals.com
  4. Pharmastar. Dolore neuropatico: una review italiana spiega i farmaci da utilizzare. Disponibile su: https://www.pharmastar.it
  5. Attal N, Cruccu G, Haanpää M, et al. EFNS guidelines on pharmacological treatment of neuropathic pain. Eur J Neurol. 2006 Nov;13(11):1153-69.
  6. Dworkin RH, O’Connor AB, Backonja M, et al. Pharmacologic management of neuropathic pain: evidence-based recommendations. Pain. 2007 Dec 5;132(3):237-51.
  7. Finnerup NB, Otto M, McQuay HJ, Jensen TS, Sindrup SH. Algorithm for neuropathic pain treatment: an evidence based proposal. Pain. 2005 Nov;118(3):289-305.
  8. Jensen TS, Gottrup H, Sindrup SH, Bach FW. The clinical picture of neuropathic pain. Eur J Pharmacol. 2001 Mar 23;429(1-3):1-11.
  9. Moulin DE, Clark AJ, Gilron I, et al. Pharmacological management of chronic neuropathic pain – consensus statement and guidelines from the Canadian Pain Society. Pain Res Manag. 2007;12(1):13-21.

Perché gli Antinfiammatori non funzionano nelle neuropatie?

Il dolore neuropatico è il risultato di un danno o di una disfunzione del sistema nervoso stesso[^1^][^2^]. A differenza del dolore nocicettivo, che si verifica in risposta a una lesione tessutale e coinvolge processi infiammatori, il dolore neuropatico è caratterizzato da una trasmissione alterata dei segnali del dolore nel sistema nervoso[^3^][^4^]. Questo tipo di dolore non deriva da un processo infiammatorio che i FANS possono contrastare, ma piuttosto da un’alterazione della funzionalità nervosa[^5^]. Pertanto, i farmaci che mirano a ridurre l’infiammazione non affrontano la causa radicale del dolore neuropatico e sono totalmente ininfluenti[^6^].

Immaginate di essere davanti a un sistema di semafori che regola il flusso del traffico in una grande città. In condizioni normali, i semafori cambiano da rosso a verde in modo sincronizzato, permettendo un flusso ordinato di veicoli attraverso gli incroci. Ora, immaginate che questi semafori inizino a funzionare male: alcuni rimangono fissi sul rosso, causando ingorghi, mentre altri lampeggiano senza coerenza, creando confusione e caos tra gli automobilisti. Questa situazione di disordine nel traffico può essere paragonata al dolore neuropatico: il segnale che dovrebbe regolare il flusso delle informazioni sensoriali nel sistema nervoso è alterato, causando dolore e disfunzione[^7^].

I farmaci antinfiammatori, in questo scenario, si possono paragonare a degli operai che riparano le strade pensando che questo possa risolvere il problema del traffico. Tuttavia, il vero problema non risiede nell’infrastruttura stradale (il tessuto infiammato), ma nel sistema di controllo del traffico (i segnali bioelettrici del sistema nervoso)[^8^]. Gli antidepressivi triciclici, gli antiepilettici e gli ansiolitici, d’altra parte, funzionano come tecnici che riprogrammano i semafori, ripristinando l’ordine nel flusso del traffico[^9^]. Modulano la trasmissione dei segnali nel sistema nervoso, correggendo il “malfunzionamento” dei semafori (nervi) che causa il dolore neuropatico[^10^].

Questi farmaci, quindi, offrono un sollievo mirato agendo direttamente sulla “logica di controllo” del dolore nel sistema nervoso, piuttosto che sulle “strade” del corpo, dove gli antiinfiammatori cercano di intervenire. La comprensione di questo meccanismo d’azione ci permette di apprezzare la sofisticatezza con cui il nostro corpo comunica internamente e la necessità di interventi terapeutici che possano adeguatamente indirizzare la complessità di tali comunicazioni[^11^][^12^].

Bibliografia

  1. Treede RD, Jensen TS, Campbell JN, et al. Neuropathic pain: redefinition and a grading system for clinical and research purposes. Neurology. 2008 Apr 29;70(18):1630-5.
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  6. Finnerup NB, Attal N, Haroutounian S, et al. Pharmacotherapy for neuropathic pain in adults: a systematic review and meta-analysis. Lancet Neurol. 2015 Feb;14(2):162-73.
  7. Jensen TS, Baron R, Haanpää M, et al. A new definition of neuropathic pain. Pain. 2011 Oct;152(10):2204-5.
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  9. Moulin DE, Clark AJ, Gilron I, et al. Pharmacological management of chronic neuropathic pain – consensus statement and guidelines from the Canadian Pain Society. Pain Res Manag. 2007;12(1):13-21.
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  11. Gilron I, Bailey JM, Tu D, et al. Morphine, gabapentin, or their combination for neuropathic pain. N Engl J Med. 2005 Mar 31;352(13):1324-34.
  12. Baron R. Mechanisms of disease: neuropathic pain—a clinical perspective. Nat Clin Pract Neurol. 2006 Mar;2(2):95-106.