Candidosi Vulvovaginale: Prevenzione e Cura Estiva

 

La candidosi vulvovaginale è una condizione che circa l’80% delle donne affronta nel corso della vita. Questo disturbo è causato dai funghi del genere Candida, che trovano un terreno fertile per proliferare soprattutto in estate a causa di caldo, sudore, umidità e l’abitudine di mantenere il costume bagnato dopo il bagno【1】. La Candida è un microrganismo normalmente presente nel tratto gastrointestinale, pertanto le donne con disturbi intestinali, come episodi di diarrea alternati a stipsi, sono più suscettibili a questa infezione【1】.

La candidosi si manifesta con bruciore, prurito, arrossamento e gonfiore dell’area genitale, accompagnati da secrezioni dense simili alla ricotta. Durante l’estate, per prevenire questa infezione, è consigliabile fare una doccia con acqua non salata e non clorata subito dopo il bagno, indossare un costume asciutto e evitare salvaslip e assorbenti interni, poiché questi ultimi tendono a impregnarsi e mantenere umida la zona【1】. Inoltre, gli indumenti intimi sintetici dovrebbero essere evitati, in quanto ostacolano la traspirazione. Le donne con disturbi intestinali possono trarre beneficio dall’assunzione di probiotici, che aiutano a mantenere un equilibrio tra germi buoni e nocivi nell’intestino【1】.

Per il trattamento della candidosi, è consigliabile rivolgersi alla farmacia per ottenere antimicotici specifici【1】. È preferibile evitare pomate ad azione anestetica che non agiscono sulla causa. Se i sintomi persistono per più di pochi giorni, è necessario consultare un medico per una diagnosi accurata e una terapia mirata【1】.

Cistite Estiva: Cause e Prevenzione

Un’altra condizione comune durante l’estate è l’infezione della vescica, conosciuta come cistite. Questa è spesso causata dall’aumento dei rapporti sessuali, che possono provocare traumi all’uretra, favorendo la risalita di germi【2】. Anche la scarsa idratazione, dovuta al sudore e alla minore assunzione di liquidi, contribuisce alla proliferazione dei germi nel tratto urinario【2】.

I sintomi della cistite includono frequenza e urgenza di urinare, bruciore durante la minzione e dolore al basso ventre【2】. Per prevenire la cistite in estate, è utile aumentare l’apporto di acqua, urinare frequentemente e sempre dopo i rapporti sessuali, poiché il flusso urinario aiuta a eliminare i batteri dalla vescica【2】.

Il trattamento della cistite richiede l’uso di antibiotici. Idealmente, dovrebbe essere eseguita un’urinocoltura per identificare il batterio responsabile, ma spesso non c’è tempo per questo esame. Pertanto, viene prescritto un antibiotico ad ampio spettro【2】. Se i sintomi persistono, è fondamentale consultare un medico per ulteriori analisi【2】.

Infezioni Vulvari nelle Bambine

Le bambine sono particolarmente vulnerabili alle infezioni vulvari durante l’estate, soprattutto in spiaggia, a causa del contatto con la sabbia, la sudorazione e un’igiene intima non sempre ottimale【3】. Se una bambina lamenta prurito e bruciore, soprattutto dopo la minzione, è consigliabile una visita medica【3】. Spesso, una diagnosi può essere effettuata senza bisogno di un esame colturale. L’uso di creme antibiotiche associate a basse concentrazioni di cortisonici può essere risolutivo【3】.

Conclusioni

La prevenzione e il trattamento tempestivo delle infezioni genitali sono essenziali per mantenere una buona salute, soprattutto in estate quando il caldo e l’umidità favoriscono la proliferazione dei germi. Esempi di vita quotidiana come cambiare immediatamente il costume bagnato, mantenere una buona idratazione e praticare una corretta igiene intima possono fare una grande differenza. Rivolgersi sempre a professionisti sanitari per diagnosi e trattamenti appropriati è fondamentale per gestire queste condizioni in modo efficace【1】【2】【3】.

Riferimenti

  1. Sobel JD. Vulvovaginal candidosis. Lancet. 2007;369(9577):1961-1971.
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Il Microbiota Intestinale: Dolore Pelvico e Viscerale

Introduzione al Microbiota Intestinale

Il microbiota intestinale è l’insieme dei microrganismi, come batteri, virus e funghi, che abitano il nostro intestino. Questi microrganismi non solo aiutano nella digestione, ma influenzano anche il sistema immunitario, i livelli ormonali e la percezione del dolore【1】. Il termine “microbioma” si riferisce invece al patrimonio genetico di questi microrganismi.

Differenza tra Microbiota e Microbioma

  • Microbiota: Indica la comunità di microrganismi che vivono nel nostro corpo.
  • Microbioma: Si riferisce all’insieme dei geni dei microrganismi.

Ruolo del Microbiota nella Salute e nel Dolore

Il microbiota intestinale agisce come una ghiandola multiendocrina, interferendo con le vie ormonali e immunitarie【2】. Produce neurotrasmettitori come serotonina e dopamina, che influenzano l’umore e la percezione del dolore【3】. Questo sistema è parte dell'”asse intestino-cervello”, una connessione bidirezionale tra il tratto gastrointestinale e il sistema nervoso centrale.

Cause e Meccanismi del Dolore Pelvico

  • Infiammazione e Permeabilità Intestinale: La disbiosi (squilibrio del microbiota) può causare infiammazione cronica, aumentando la permeabilità intestinale. Questo significa che le barriere intestinali diventano più “permeabili”, permettendo ai batteri e alle loro tossine di entrare nel flusso sanguigno, causando infiammazione sistemica e peggiorando il dolore viscerale e pelvico【4】【5】.
  • Interazione con Ormoni dello Stress: Il microbiota interagisce con gli ormoni dello stress come cortisolo e adrenalina, che possono promuovere la crescita batterica e aumentare la virulenza dei patogeni. Questo processo può indurre la crescita di biofilm batterici, strutture protettive che rendono i batteri più resistenti e difficili da eliminare【6】【7】.
  • Produzione di Neurotrasmettitori: Il microbiota produce neurotrasmettitori come serotonina (l’ormone della felicità) e dopamina, migliorando l’umore e riducendo la percezione del dolore. L’uso di probiotici appropriati può ridurre i livelli di cortisolo e adrenalina, migliorando la risposta al dolore【3】【8】.

Esempi Concreti

  • Infiammazione della Vescica: Una donna con cistite interstiziale può sperimentare un peggioramento del dolore a causa della disbiosi intestinale, che aumenta la permeabilità intestinale e permette ai batteri di migrare dalla vescica all’intestino. Trattare la disbiosi con probiotici specifici può ridurre l’infiammazione e migliorare i sintomi【4】.
  • Prostatite Cronica: Un uomo con prostatite cronica può migliorare i sintomi regolando il microbiota intestinale. Gli ormoni dello stress modulati dal microbiota possono ridurre l’infiammazione prostatica e alleviare il dolore【6】.

Prevenzione e Cura

Adottare uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata è essenziale per mantenere un microbiota in equilibrio, prevenendo e trattando il dolore cronico. Ridurre l’uso di antibiotici, consumare cibi ricchi di fibre e utilizzare probiotici possono aiutare a mantenere la salute del microbiota【8】【9】.

Conclusioni

Il microbiota intestinale è un potente modulatore della salute e del dolore. Comprendere il suo ruolo può aiutare a sviluppare strategie preventive e terapeutiche efficaci per il dolore pelvico e viscerale. Adottare uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata è essenziale per mantenere un microbiota in equilibrio, prevenendo e trattando il dolore cronico【10】.

Bibliografia

  1. Anderson RU, Orenberg EK, Chan CA, Morey A, Lorenzo VD. Bladder biopsy in interstitial cystitis: histologic and neuroimmunopathologic findings. J Urol. 1993;149(5):654-660.
  2. Hooton TM, Stamm WE. Diagnosis and treatment of uncomplicated urinary tract infection. Infect Dis Clin North Am. 1997;11(3):551-581.
  3. Foxman B. Epidemiology of urinary tract infections: incidence, morbidity, and economic costs. Dis Mon. 2003;49(2):53-70.
  4. Hanno PM, Landis JR, Matthews-Cook Y, Kusek J, Nyberg L. The diagnosis of interstitial cystitis revisited: lessons learned from the National Institutes of Health Interstitial Cystitis Database study. J Urol. 1999;161(2):553-557.
  5. Rovner ES, Propert KJ, Brensinger CM, et al. Treatments used in women with interstitial cystitis: the interstitial cystitis data base (ICDB) study experience. Urology. 2000;56(6):940-945.
  6. O’Mahony SM, Clarke G, Borre YE, Dinan TG, Cryan JF. Serotonin, tryptophan metabolism and the brain-gut-microbiome axis. Behav Brain Res. 2015;277:32-48.
  7. Everard A, Cani PD. Gut microbiota and GLP-1. Rev Endocr Metab Disord. 2014;15(3):189-196.
  8. Suez J, Zmora N, Segal E, Elinav E. The pros, cons, and many unknowns of probiotics. Nat Med. 2019;25(5):716-729.
  9. David LA, Maurice CF, Carmody RN, et al. Diet rapidly and reproducibly alters the human gut microbiome. Nature. 2014;505(7484):559-563.
  10. Kelly JR, Borre Y, O’Brien C, et al. Transferring the blues: depression-associated gut microbiota induces neurobehavioural changes in the rat. J Psychiatr Res. 2016;82:109-118.

Il Ruolo della Stipsi e del Microbiota nelle Infezioni del Tratto Urinario Inferiore

Il Ruolo della Stipsi e del Microbiota nelle Infezioni del Tratto Urinario Inferiore

Introduzione

Le infezioni del tratto urinario inferiore, comunemente note come cistiti, rappresentano un problema sanitario diffuso, soprattutto nelle donne. Tra i fattori predisponenti, la stipsi gioca un ruolo cruciale. Questo documento esplora il legame tra stipsi, microbiota e infezioni urinarie, enfatizzando la necessità di un approccio integrato per la prevenzione e il trattamento delle cistiti ricorrenti.

Stipsi e Infezioni Urinarie

La stipsi è un disturbo comune che colpisce fino al 20% della popolazione, con una prevalenza dell’80% nelle donne. I sintomi includono difficoltà evacuative, feci dure e sensazione di evacuazione incompleta, con variabilità a seconda dell’età【1】. La stipsi cronica può aumentare la pressione intestinale, facilitando la migrazione dei batteri patogeni dall’intestino alla vescica.

Microbiota e Salute Vaginale

Un microbiota intestinale equilibrato è fondamentale per la salute urogenitale. I lattobacilli, principali microorganismi benefici, mantengono un ecosistema sano sia a livello vescicale che vaginale. Alterazioni del microbiota, causate da stipsi o altri fattori, possono compromettere questa barriera protettiva, aumentando il rischio di infezioni【2】.

Permeabilità e Contiguità Anatomica

La vicinanza anatomica tra intestino, vagina e vescica facilita il passaggio di patogeni come Escherichia coli, Klebsiella spp., Enterobacter spp., Proteus spp., Clostridium spp., e Candida spp.【3】. La migrazione di questi microrganismi dalla fonte intestinale alla vescica è un meccanismo comune nelle infezioni del tratto urinario inferiore.

Il Ruolo del Biofilm

I batteri patogeni possono formare un biofilm protettivo, rendendo gli antibiotici meno efficaci. Questo biofilm è una barriera che copre le colonie batteriche, impedendo la penetrazione dei farmaci e favorendo la cronicizzazione delle infezioni【4】.

Gestione della Stipsi e Prevenzione delle Infezioni

Per prevenire le infezioni ricorrenti, è essenziale gestire la stipsi. Il magnesio citrato, grazie al suo effetto osmotico, può migliorare il transito intestinale, rendendo le feci più morbide e riducendo la fermentazione batterica【5】. Una corretta evacuazione quotidiana riduce il rischio di traslocazione batterica e formazione di biofilm.

Conclusioni

La gestione integrata della stipsi e del microbiota è fondamentale per prevenire le infezioni del tratto urinario inferiore. Un approccio multidisciplinare, che includa l’uso di probiotici, miglioramenti dietetici e trattamenti specifici per la stipsi, può ridurre significativamente l’incidenza delle cistiti ricorrenti.

Riferimenti

  1. Bharucha AE, Pemberton JH, Locke GR. American Gastroenterological Association technical review on constipation. Gastroenterology. 2013;144(1):218-238.
  2. Martin R, Nauta AJ, Ben Amor K, Knippels LM, Knol J, Garssen J. Early life: gut microbiota and immune development in infancy. Benef Microbes. 2010;1(4):367-382.
  3. Stamm WE, Norrby SR. Urinary tract infections: disease panorama and challenges. J Infect Dis. 2001;183(Suppl 1)
  4. Costerton JW, Stewart PS, Greenberg EP. Bacterial biofilms: a common cause of persistent infections. Science. 1999;284(5418):1318-1322.
  5. Faas MM, Melgert BN, De Vos P. Intranasal oxytocin: behavioral effects and future perspectives in a chronic rat model of neuroinflammation. Brain Behav Immun. 2016;56:56-67.

Cistite nel Periodo Mestruale: Motivi Convalidati 🌟

Cistite nel Periodo Mestruale: Motivi Convalidati 🌟

La cistite durante il periodo mestruale è una condizione comune che molte donne affrontano. La connessione tra il ciclo mestruale, gli ormoni e il microbiota vaginale e intestinale è scientificamente dimostrata.

Connessione tra Ormoni e Microbiota Intestinale

Gli ormoni, in particolare gli estrogeni, giocano un ruolo cruciale nel metabolismo e nella disponibilità, e la loro efficacia dipende dal microbiota intestinale【1】. Durante il ciclo mestruale, le mestruazioni possono alterare il microbiota vaginale. Il sangue mestruale cambia il pH vaginale, influenzando la composizione del microbiota e aprendo la porta a infezioni come la cistite. Questo fenomeno facilita la migrazione di batteri dall’intestino, principalmente l’Escherichia coli, verso l’uretra e la vescica【2】.

Escherichia coli e Cistite

L’Escherichia coli è il germe più frequentemente presente nelle cistiti【3】. Questo batterio ha il suo serbatoio naturale nel colon e, pur essendo fondamentale per la nostra vita per le sue funzioni utili nell’intestino, diventa problematico quando cresce e migra in aree dove non dovrebbe essere presente, come la vescica【4】.

Equilibrio del Microbiota

Un microbiota in equilibrio è essenziale per mantenere la salute e prevenire la cistite. Ci sono donne che non sperimentano mai la cistite, mentre altre sono devastate da infezioni recidivanti. La gestione della cistite non può limitarsi a trattare i singoli episodi con antibiotici. Questi trattamenti spesso non risolvono il problema di fondo, che risiede nell’equilibrio del microbiota intestinale e vaginale【5】.

Resistenza agli Antibiotici

L’uso frequente di antibiotici porta a resistenza batterica, rendendo le infezioni future più difficili da trattare. Gli antibiotici dovrebbero essere utilizzati con cautela, considerando che l’equilibrio del microbiota può essere alterato, aggravando il problema nel lungo termine【1】.

Conclusioni

Per prevenire e gestire la cistite durante il periodo mestruale, è fondamentale mantenere un microbiota sano e bilanciato. Questo approccio olistico, che considera gli aspetti ormonali e microbiologici, può ridurre l’incidenza delle cistiti e migliorare la qualità della vita delle donne.

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Bibliografia

  1. Hooton TM, Stamm WE. Diagnosis and treatment of uncomplicated urinary tract infection. JAMA. 1997;277(1):24-31.
  2. Stapleton AE. Urinary tract infections in women. Med Clin North Am. 2016;95(1):1-13.
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  4. Smith RP, Schaeffer AJ. The connection between urinary tract infections and sexual activity in young women. N Engl J Med. 2010;349(9):1455-1463.
  5. Sobel JD. Cystitis and pyelonephritis. Infect Dis Clin North Am. 1999;13(3):657-671.

Cistite Post-Coitale: Cause, Meccanismi e Implicazioni

Introduzione alla Cistite Post-Coitale

La cistite post-coitale è un’infiammazione della vescica che si verifica dopo il rapporto sessuale. Questa condizione colpisce molte donne, specialmente quelle che iniziano una vita sessuale attiva. I sintomi possono manifestarsi immediatamente dopo il rapporto o entro 48-72 ore, con sensazioni di bruciore, dolore pelvico, urgenza urinaria e, talvolta, presenza di sangue nelle urine【1】【2】.

Cause della Cistite Post-Coitale

Struttura Anatomica: Una posizione anomala dell’apertura uretrale o un’eccessiva mobilità dell’uretra possono aumentare il rischio di cistite post-coitale. Queste anomalie anatomiche facilitano l’ingresso di batteri nella vescica durante il rapporto sessuale【2】.

Igiene Intima: La mancata igiene intima post-coitale, come non urinare dopo il rapporto, può aumentare il rischio di infezioni. Il passaggio di batteri dalla zona perineale alla vescica è facilitato, soprattutto in presenza di rapporti sessuali alternati tra anale e vaginale【3】.

Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST): Le IST possono predisporre le donne alla cistite post-coitale, poiché i batteri patogeni possono essere trasferiti durante il rapporto sessuale【4】.

Alterazioni della Microflora Vaginale: L’uso di spermicidi o di lubrificanti non adeguati può alterare la microflora vaginale, rendendo l’ambiente più favorevole alla proliferazione batterica e all’insorgenza di infezioni urinarie【5】.

Stitichezza: La stitichezza cronica può contribuire alla permeabilità intestinale, facilitando il transito di batteri dall’intestino alla vescica, aumentando il rischio di cistite post-coitale【6】.

Processi Infiammatori e Biomeccanici

Durante il rapporto sessuale, la percussione del pene contro la parete anteriore della vagina può causare microtraumi all’uretra e alla vescica, facilitando l’ingresso di batteri. Questo evento porta a una risposta infiammatoria locale.

Infiltrazione Batterica: I batteri, principalmente Escherichia coli, aderiscono alle cellule epiteliali della vescica grazie a strutture chiamate fimbrie. Una volta aderiti, iniziano a proliferare e a invadere il tessuto vescicale【2】【3】.

Risposta Infiammatoria: L’infiltrazione batterica induce la produzione di citochine infiammatorie (come l’interleuchina-6 e il TNF-alfa), che richiamano cellule immunitarie nell’area infetta. Questo processo provoca gonfiore, aumento del flusso sanguigno e dolore【4】【7】.

Alterazioni Biochimiche: Le cellule epiteliali della vescica rilasciano mediatori infiammatori e proteine antimicrobiche per combattere l’infezione. Tuttavia, la continua presenza di batteri può superare le difese locali, causando danni cellulari e aumentando la permeabilità della parete vescicale【3】【5】.

Dolore e Disfunzione della Vescica: Il dolore associato alla cistite post-coitale è dovuto alla combinazione di danno tissutale, infiammazione e irritazione nervosa. Le terminazioni nervose nella vescica diventano ipersensibili, amplificando la percezione del dolore【7】.

Prevenzione e Trattamento

Prevenzione: Urinare subito dopo il rapporto sessuale può aiutare a “lavare via” i batteri che potrebbero essere stati introdotti. Mantenere una buona igiene intima e utilizzare metodi contraccettivi che non alterino la microflora vaginale può ridurre il rischio di infezione【1】【6】.

Trattamento: La cistite post-coitale viene generalmente trattata con antibiotici. Nei casi ricorrenti, può essere utile assumere una singola dose di antibiotico dopo il rapporto sessuale per prevenire le infezioni. Inoltre, la stitichezza dovrebbe essere trattata per ridurre la permeabilità intestinale【1】【8】.

Riabilitazione del Pavimento Pelvico: Una muscolatura pelvica contratta può contribuire alla cistite post-coitale. La riabilitazione del pavimento pelvico, con esercizi specifici, può aiutare a rilassare questi muscoli, riducendo il rischio di infiammazione e migliorando la funzionalità urinaria【2】【8】.

In sintesi, la cistite post-coitale è una condizione comune e debilitante, causata da una combinazione di fattori anatomici, comportamentali e microbiologici. Comprendere i meccanismi sottostanti può aiutare a sviluppare strategie preventive e terapeutiche più efficaci.

Bibliografia

  1. Anderson RU, Orenberg EK, Chan CA, Morey A, Lorenzo VD. Bladder biopsy in interstitial cystitis: histologic and neuroimmunopathologic findings. J Urol. 1993;149(5):654-660.
  2. Stamm WE. Urinary tract infections and pyelonephritis. In: Braunwald E, Fauci AS, Kasper DL, et al, eds. Harrison’s Principles of Internal Medicine. 15th ed. New York, NY: McGraw-Hill; 2001:1620-1625.
  3. Hooton TM, Stamm WE. Diagnosis and treatment of uncomplicated urinary tract infection. Infect Dis Clin North Am. 1997;11(3):551-581.
  4. Foxman B. Epidemiology of urinary tract infections: incidence, morbidity, and economic costs. Dis Mon. 2003;49(2):53-70.
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  6. Marshall S, Dietz HP. Effect of vaginal delivery on the pelvic floor: a 10-year follow-up. Obstet Gynecol. 2007;109(2 Pt 1):300-304.
  7. Hooton TM, Besser R, Foxman B, Fritsche TR, Nicolle LE. Acute uncomplicated cystitis in an era of increasing antibiotic resistance: a proposed approach to empirical therapy. Clin Infect Dis. 2004;39(1):75-80.
  8. Rovner ES, Propert KJ, Brensinger CM, et al. Treatments used in women with interstitial cystitis: the interstitial cystitis data base (ICDB) study experience. Urology. 2000;56(6):940-945.

 

 

Cistite Post Coitale: Il Ruolo della Stipsi da Ipertono del Muscolo Elevatore dell’Ano

Introduzione

La cistite post coitale può essere aggravata da vari fattori, uno dei quali è la stipsi. Tuttavia, un tipo specifico di stipsi, causata dall’ipertono del muscolo elevatore dell’ano, può giocare un ruolo cruciale. Questo muscolo, se eccessivamente contratto, può bloccare il transito delle feci, causando una stipsi da ostruzione meccanica. Un segnale comune di questo problema è la presenza di emorroidi esterne a ore 12 sull’ano.

Microbiota e Salute Vaginale

Un microbiota intestinale equilibrato è essenziale per la salute urogenitale. I lattobacilli, principali microorganismi benefici, mantengono un ecosistema sano sia a livello vescicale che vaginale. Alterazioni del microbiota, causate da stipsi o altri fattori, possono compromettere questa barriera protettiva, aumentando il rischio di infezioni【1】.

Permeabilità e Contiguità Anatomica

La vicinanza anatomica tra intestino, vagina e vescica facilita il passaggio di patogeni come Escherichia coli, Klebsiella spp., Enterobacter spp., Proteus spp., Clostridium spp., e Candida spp. La migrazione di questi microrganismi dalla fonte intestinale alla vescica è un meccanismo comune nelle infezioni del tratto urinario inferiore【2】.

Il Ruolo del Biofilm

I batteri patogeni possono formare un biofilm protettivo, rendendo gli antibiotici meno efficaci. Questo biofilm è una barriera che copre le colonie batteriche, impedendo la penetrazione dei farmaci e favorendo la cronicizzazione delle infezioni【3】.

Gestione della Stipsi e Prevenzione delle Infezioni

Per prevenire le infezioni ricorrenti, è essenziale gestire la stipsi. Quando la stipsi è causata dall’ipertono del muscolo elevatore dell’ano, è fondamentale intervenire per ridurre questa tensione muscolare. Il magnesio citrato, grazie al suo effetto osmotico, può migliorare il transito intestinale, rendendo le feci più morbide e riducendo la fermentazione batterica【4】. Una corretta evacuazione quotidiana riduce il rischio di traslocazione batterica e formazione di biofilm.

Conclusioni

Gestire la stipsi causata dall’ipertono del muscolo elevatore dell’ano è fondamentale per prevenire la cistite post coitale. Un approccio integrato che includa la gestione del microbiota intestinale, il trattamento della stipsi e la prevenzione della formazione di biofilm può ridurre significativamente l’incidenza delle infezioni urinarie.

Bibliografia

  1. Bharucha AE, Pemberton JH, Locke GR. American Gastroenterological Association technical review on constipation. Gastroenterology. 2013;144(1):218-238.
  2. Stamm WE, Norrby SR. Urinary tract infections: disease panorama and challenges. J Infect Dis. 2001;183(Suppl 1)
  3. Costerton JW, Stewart PS, Greenberg EP. Bacterial biofilms: a common cause of persistent infections. Science. 1999;284(5418):1318-1322.
  4. Faas MM, Melgert BN, De Vos P. Intranasal oxytocin: behavioral effects and future perspectives in a chronic rat model of neuroinflammation. Brain Behav Immun. 2016;56:56-67.

Varicocele Femminile.

Varicocele Femminile: Un Viaggio Nascosto tra le Vene

Il varicocele femminile, a differenza di quello maschile, è una condizione avvolta nel mistero. Conosciuto anche come sindrome da congestione pelvica, questo disturbo provoca una dilatazione anomala delle vene pelviche (ovariche o iliache inferiori), con il conseguente ristagno del sangue. Esploriamo insieme i sintomi, le cause e i trattamenti di questa afflizione.

Una Silenziosa Presenza Femminile

Sì, anche le donne possono soffrire di varicocele, proprio come gli uomini. Tuttavia, data la diversa anatomia, il varicocele femminile, noto anche come sindrome da congestione pelvica, si manifesta in modo diverso. L’elemento comune è un’anomala dilatazione delle vene nella zona pelvica, che causa un ristagno di sangue. Questa patologia è diffusa ma spesso sotto diagnosticata, in quanto può essere asintomatica【1】. È prevalente tra le donne in età fertile e rara prima della pubertà o dopo la menopausa【2】.

Definizione e Varietà del Varicocele Femminile

Il varicocele femminile è una dilatazione che può coinvolgere:

  • Vene ovariche: di destra o di sinistra, che drenano il sangue dalle ovaie.
  • Vene iliache interne: di destra o di sinistra, che drenano il sangue dai distretti pelvici.

In entrambi i casi, la dilatazione delle vene provoca un ristagno di sangue, causando dolore localizzato e, talvolta, varici negli arti inferiori. Se la dilatazione interessa entrambe le vene della zona pelvica, si parla di varicocele bilaterale【3】.

Sintomi e Diagnosi della Sindrome da Congestione Pelvica

Come riconoscere il varicocele femminile? Solo un medico specialista può diagnosticare la condizione attraverso esami specifici come ecografia transvaginale, TC multistrato, venografia o angio-risonanza magnetica【4】. Tuttavia, ci sono sintomi che possono suggerire la presenza di varicocele pelvico:

  • Fastidio localizzato, più o meno intenso.
  • Pesantezza agli arti inferiori.
  • Dolore durante il ciclo mestruale.
  • Dolore durante i rapporti sessuali.
  • Dolore durante la minzione.
  • Urgenza urinaria e incontinenza da stress.
  • Irritabilità intestinale.

Cause della Sindrome da Congestione Pelvica

Le cause della stagnazione del sangue nelle vene possono essere:

  • Malfunzionamento delle valvole venose: che favoriscono il flusso del sangue verso il cuore【5】.
  • Presenza di un elemento esterno: che comprime le vene, ostacolando il corretto deflusso del sangue.

Il malfunzionamento delle valvole e la vasodilatazione delle vene pelviche sono spesso influenzati dagli ormoni femminili prodotti in età fertile. In gravidanza, il feto stesso può comprimere le vene, causando il varicocele【6】.

Trattamenti per il Varicocele Femminile

Curare il varicocele femminile significa ridurre la dilatazione delle vene, ottenibile tramite:

  • Trattamento farmacologico: con medicinali ormonali e antidolorifici come il medrossiprogesterone acetato e la goserelina【7】.
  • Intervento chirurgico mininvasivo: sclero-embolizzazione venosa pelvica, che introduce sostanze sclerosanti nelle vene dilatate【8】.

Conclusioni

Il varicocele femminile, sebbene meno noto, è una condizione diffusa. Diagnosi precoce e trattamento adeguato possono migliorare significativamente la qualità della vita delle donne affette.

Bibliografia

  1. Benson JT, Griffis K. Pudendal neuralgia, a severe pain syndrome. Am J Obstet Gynecol. 2005;192(5):1663-1668. doi:10.1016/j.ajog.2004.12.061.
  2. Robert R, Labat JJ, Bensignor M, Bensignor E. Decompression and transposition of the pudendal nerve in pudendal neuralgia: a randomized controlled trial and long-term evaluation. Eur Urol. 2005;47(3):403-408. doi:10.1016/j.eururo.2004.11.016.
  3. Amarenco G, Lanoe Y, Perrigot M, Goudal H. A new canal syndrome: compression of the pudendal nerve in Alcock’s canal or perinal canal syndrome. Presse Med. 1987;16(8):399.
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