Cistocele e Rettocele: Definizioni, Sintomi e Trattamenti

Cistocele

Un cistocele, noto anche come prolasso della vescica, si verifica quando la parete tra la vescica e la vagina si indebolisce, permettendo alla vescica di sporgere nella vagina. Questa condizione può essere causata da diversi fattori:

  • Sforzi Fisici Intensi: Sollevare pesi eccessivi o svolgere attività fisiche pesanti aumenta la pressione intra-addominale, contribuendo al cedimento della parete vaginale. Questo continuo stress meccanico può indebolire i muscoli e i tessuti connettivi del pavimento pelvico【1】.
  • Parto: Durante il parto, i muscoli e i tessuti del pavimento pelvico possono essere stirati e danneggiati. Particolarmente, parti vaginali difficili o multipli aumentano il rischio di sviluppare un cistocele【2】.
  • Obesità: L’eccesso di peso aumenta la pressione sull’addome e sul pavimento pelvico, accelerando l’indebolimento dei tessuti che sostengono la vescica【3】.
  • Menopausa: La riduzione degli estrogeni dopo la menopausa porta a un indebolimento dei tessuti connettivi del pavimento pelvico. Gli estrogeni aiutano a mantenere la forza e l’elasticità di questi tessuti, e la loro carenza può quindi contribuire allo sviluppo di un cistocele【4】.

Esempi di Vita Comune:

  • Una donna può notare una sensazione di pressione o pienezza nel bacino, specialmente dopo aver sollevato oggetti pesanti o durante l’attività fisica.
  • Potrebbe avvertire difficoltà nel vuotare completamente la vescica, con conseguente necessità di urinare frequentemente o episodi di incontinenza.

Sintomi:

  • Sensazione di pressione o pienezza nel bacino.
  • Difficoltà a urinare o necessità di urinare frequentemente.
  • Dolore durante i rapporti sessuali.

Rettocele

Un rettocele si verifica quando la parete tra il retto e la vagina si indebolisce, permettendo al retto di sporgere nella vagina. È spesso il risultato di fattori come:

  • Parto Traumatico: Il passaggio del bambino attraverso il canale del parto può stirare e danneggiare la parete tra il retto e la vagina, specialmente durante parti difficili o lacerazioni【5】.
  • Costipazione Cronica: La spinta cronica durante la defecazione può aumentare la pressione sulla parete vaginale, contribuendo alla sua debolezza e alla formazione di un rettocele【6】.
  • Sollevamento di Pesi: Come per il cistocele, sollevare pesi eccessivi può aumentare la pressione intra-addominale, influenzando negativamente i tessuti del pavimento pelvico【1】.

Esempi di Vita Comune:

  • Una donna può avvertire una protuberanza o una sensazione di pienezza nella vagina.
  • Potrebbe avere difficoltà a evacuare completamente l’intestino senza fare pressione sulla vagina.

Sintomi:

  • Sensazione di pienezza o pressione nella vagina.
  • Difficoltà nella defecazione, necessità di fare pressione manuale per evacuare.
  • Dolore durante i rapporti sessuali.

Dolore Pelvico e Stimolazione del Nervo Pudendo

Sia il cistocele che il rettocele possono causare dolore pelvico. Il dolore può essere attribuito alla compressione e all’irritazione dei nervi pelvici, incluso il nervo pudendo. Quando queste strutture sono fuori posizione, possono esercitare una pressione anomala sui nervi circostanti, causando dolore neuropatico.

Meccanismo

Il nervo pudendo innerva molte delle strutture del pavimento pelvico, inclusi i genitali esterni, il perineo e l’ano. Quando la vescica o il retto prolassano, possono comprimere o irritare il nervo pudendo, causando sintomi di nevralgia come dolore, bruciore e parestesie nella zona innervata da questo nervo【7】. Il nervo pudendo può essere coinvolto direttamente o indirettamente, influenzando aree come la clitoride, le piccole e grandi labbra, la vulva, la regione perianale e il canale anale. La compressione del nervo può derivare dalla congestione venosa o dalla pressione meccanica esercitata dalle strutture prolassate【8】.

Trattamenti

Il trattamento del cistocele e del rettocele può variare a seconda della gravità dei sintomi e dell’impatto sulla qualità della vita della paziente.

Trattamenti Conservativi

  • Fisioterapia del Pavimento Pelvico: Gli esercizi di Kegel possono aiutare a rafforzare i muscoli del pavimento pelvico e ridurre i sintomi【9】.
  • Pessario Vaginale: Un dispositivo inserito nella vagina per sostenere le strutture prolassate【10】.

Trattamenti Medici

  • Farmaci: Farmaci per alleviare il dolore e trattare i sintomi urinari o intestinali possono essere utili【11】.
  • Estrogeni Topici: Per le donne in post-menopausa, gli estrogeni topici possono aiutare a migliorare il tono muscolare e ridurre i sintomi【4】.

Trattamenti Chirurgici

  • Chirurgia di Riparazione del Prolasso: Procedure chirurgiche per riparare la parete vaginale e riposizionare le strutture prolassate【12】.

Bibliografia

  1. Handa VL, Zyczynski HM. The Overactive Bladder: Evaluation and Management. Curr Opin Obstet Gynecol. 2004;16(5):424-428.
  2. Dietz HP, Shek KL. Validity and reproducibility of the digital detection of levator trauma. Int Urogynecol J. 2008;19(8):1097-1101.
  3. Maher C, Feiner B, Baessler K, Glazener CMA. Surgical management of pelvic organ prolapse in women: a short version Cochrane review. Neurourol Urodyn. 2013;32(4):378-388.
  4. Fitzgerald MP, Brubaker L. Variability of the clinical diagnosis of cystocele. Int Urogynecol J. 2002;13(5):349-352.
  5. Maher C, Feiner B, Baessler K, Glazener CMA. Surgical management of pelvic organ prolapse in women: a short version Cochrane review. Neurourol Urodyn. 2013;32(4):378-388.
  6. Dietz HP, Shek KL. Validity and reproducibility of the digital detection of levator trauma. Int Urogynecol J. 2008;19(8):1097-1101.
  7. Handa VL, Zyczynski HM. The Overactive Bladder: Evaluation and Management. Curr Opin Obstet Gynecol. 2004;16(5):424-428.
  8. Maher C, Feiner B, Baessler K, Glazener CMA. Surgical management of pelvic organ prolapse in women: a short version Cochrane review. Neurourol Urodyn. 2013;32(4):378-388.
  9. Dietz HP, Shek KL. Validity and reproducibility of the digital detection of levator trauma. Int Urogynecol J. 2008;19(8):1097-1101.
  10. Fitzgerald MP, Brubaker L. Variability of the clinical diagnosis of cystocele. Int Urogynecol J. 2002;13(5):349-352.
  11. Maher C, Feiner B, Baessler K, Glazener CMA. Surgical management of pelvic organ prolapse in women: a short version Cochrane review. Neurourol Urodyn. 2013;32(4):378-388.
  12. “Cystocele and Rectocele Repair.” Lahey Hospital & Medical Center. Accessed May 2023.

Endometriosi e Dolore Neuropatico nel Pavimento Pelvico: Una Panoramica.

Cos’è l’Endometriosi?

L’endometriosi è una patologia cronica caratterizzata dalla presenza di tessuto simile all’endometrio (il rivestimento interno dell’utero) al di fuori della cavità uterina. Questo tessuto ectopico può trovarsi su ovaie, tube di Falloppio, legamenti uterosacrali e altre aree pelviche, provocando infiammazione, dolore e formazione di tessuto cicatriziale【1】.

Eziopatogenesi

L’eziopatogenesi dell’endometriosi è complessa e non completamente compresa. Le teorie principali includono:

  • Mestruazione retrograda: Il flusso mestruale risale attraverso le tube di Falloppio nella cavità pelvica【2】.
  • Metaplasia coelomica: Le cellule del peritoneo si trasformano in cellule endometriali【3】.
  • Disseminazione linfatica o ematica: Le cellule endometriali si diffondono attraverso i vasi sanguigni o linfatici【4】.

Sintomi e Segni

I sintomi dell’endometriosi possono variare, ma comunemente includono:

  • Dolore pelvico cronico
  • Dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali)
  • Dischezia (dolore durante la defecazione)
  • Disuria (dolore durante la minzione)
  • Infertilità【5】.

Diagnosi

Per diagnosticare l’endometriosi, è necessario rivolgersi a ginecologi specializzati. Le metodiche diagnostiche più attuali includono:

  • Ecografia transvaginale: Utile per identificare cisti ovariche endometriosiche【6】.
  • Risonanza Magnetica (MRI): Fornisce immagini dettagliate delle strutture pelviche e può individuare lesioni endometriosiche【7】.
  • Laparoscopia: Considerata il gold standard per la diagnosi, permette l’ispezione diretta e la biopsia delle lesioni【8】.

Trattamenti

Il trattamento dell’endometriosi può essere multidisciplinare e include opzioni mediche, fisioterapiche e chirurgiche:

  1. Trattamenti Medici
  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): Per alleviare il dolore【9】.
  • Terapie ormonali: Contraccettivi orali, agonisti del GnRH, progestinici per ridurre la crescita del tessuto endometriale【10】.
  • Neuromodulatori: Per trattare il dolore neuropatico associato all’endometriosi【11】.
  1. Fisioterapia del Pavimento Pelvico
  • Esercizi specifici per ridurre la tensione muscolare e migliorare la funzionalità【12】.
  1. Trattamenti Chirurgici
  • Laparoscopia: Rimozione o ablazione delle lesioni endometriosiche【13】.

Collegamento con il Dolore Neuropatico

Recenti ricerche indicano che l’endometriosi può causare dolore neuropatico attraverso l’infiammazione e l’irritazione dei nervi pelvici, incluso il nervo pudendo. Le lesioni endometriosiche possono contenere elevate densità di fibre nervose e neurotrofine, che stimolano la crescita e la sensibilizzazione neuronale, contribuendo al dolore cronico【14】. Studi recenti mostrano che le lesioni endometriosiche possono aumentare l’espressione dei recettori neurotrofici tramite la via JNK, promuovendo la neuroinfiammazione e il dolore neuropatico【15】.

Bibliografia

  1. “New therapeutic targets for endometriosis could be on the horizon,” University at Buffalo, 2023.
  2. “Endometriosis-associated chronic pelvic pain,” ScienceDirect, 2023.
  3. “Clinical Management of Chronic Pelvic Pain in Endometriosis Unresponsive to Conventional Therapy,” MDPI, 2023.
  4. “Endometriosis Pain Management: a Review,” Springer, 2023.
  5. “Endometriosis and Pelvic Pain: Causes and Treatments,” Endometriosi.it, 2023.
  6. Hsu AL, Khachikyan I, Stratton P. Invasive and noninvasive methods for the diagnosis of endometriosis. Clin Obstet Gynecol. 2010;53(2):413-419.
  7. Kennedy S, Bergqvist A, Chapron C, D’Hooghe T, Dunselman G, et al. ESHRE guideline for the diagnosis and treatment of endometriosis. Hum Reprod. 2005;20(10):2698-2704.
  8. Dunselman GA, Vermeulen N, Becker C, Calhaz-Jorge C, et al. ESHRE guideline: management of women with endometriosis. Hum Reprod. 2014;29(3):400-412.
  9. Giudice LC. Clinical practice. Endometriosis. N Engl J Med. 2010;362(25):2389-2398.
  10. Vercellini P, Viganò P, Somigliana E, Fedele L. Endometriosis: pathogenesis and treatment. Nat Rev Endocrinol. 2014;10(5):261-275.
  11. Stratton P, Berkley KJ. Chronic pelvic pain and endometriosis: translational evidence of the relationship and implications. Hum Reprod Update. 2011;17(3):327-346.
  12. Tu FF, As-Sanie S, Steege JF. Musculoskeletal causes of chronic pelvic pain: a systematic review of existing therapies. J Pain. 2010;11(9):1005-1012.
  13. Abbott JA, Hawe J, Clayton RD, Garry R. The effects and effectiveness of laparoscopic excision of endometriosis: a prospective study with 2-5 year follow-up. Hum Reprod. 2003;18(9):1922-1927.
  14. Berkley KJ, Rapkin AJ, Papka RE. The pains of endometriosis. Science. 2005;308(5728):1587-1589.
  15. Anaf V, Simon P, Fayt I, Buxant F, et al. Relationship between endometriotic foci and nerves in rectovaginal endometriotic nodules. Hum Reprod. 2000;15(8):1744-1750.

Lichen Sclerosus Vulvare: Definizioni, Sintomi e Trattamenti.

Cos’è il Lichen Sclerosus?

Il lichen sclerosus (LS), noto anche come lichen sclero-atrofico (LSA), è una patologia infiammatoria cronica che colpisce prevalentemente la cute e le mucose dell’area anogenitale. Inserita nell’elenco delle Malattie Rare con il Decreto Ministeriale Nº 279/2001, il LS è più comune nelle donne, con picchi di incidenza in età prepubere e postmenopausa, ma può colpire anche gli uomini, soprattutto intorno ai 40 anni【1】.

Eziopatogenesi

Il LS è considerato una malattia infiammatoria multifattoriale con una probabile eziopatogenesi autoimmunitaria che colpisce individui geneticamente predisposti. Le teorie suggeriscono che fattori autoimmuni, genetici e ormonali possano contribuire alla sua insorgenza【2】.

Sintomi e Segni

  • Prurito intenso: Spesso notturno e persistente.
  • Dolore: Specialmente durante i rapporti sessuali (dispareunia) o la minzione (disuria).
  • Cambiamenti della pelle: Papule biancastre che si fondono in placche, sbiancamento, assottigliamento e fragilità della pelle, che può portare a ulcerazioni e cicatrici.
  • Adesioni: Fusione delle piccole labbra e restringimento dell’introito vaginale nelle donne; fimosi e fusione del solco balano-prepuziale negli uomini【3】.

Diagnosi

La diagnosi precoce è fondamentale per prevenire complicanze. Il percorso diagnostico include:

  • Esame clinico: Ispezione visiva delle lesioni cutanee.
  • Biopsia cutanea: Conferma istologica delle lesioni.
  • Centri di riferimento: In Italia, esistono centri di eccellenza per la diagnosi, trattamento e follow-up del LS【1】.

Trattamenti

Trattamenti Medici

  • Corticosteroidi topici: Clobetasolo per ridurre l’infiammazione e il prurito.
  • Inibitori della calcineurina: Tacrolimus come alternativa ai corticosteroidi.
  • Antistaminici: Per ridurre il prurito notturno【2】.

Trattamenti Chirurgici

  • Circumcisione: Nei casi maschili con coinvolgimento del prepuzio.
  • Chirurgia ricostruttiva: Per aderenze o cicatrici severe【3】.

Fisioterapia del Pavimento Pelvico

  • Esercizi e tecniche per alleviare la tensione muscolare e migliorare la funzionalità【2】.

Consigli per la Cura Domestica

  • Mantenere una buona igiene intima.
  • Usare carta igienica non profumata o colorata.
  • Utilizzare detergenti intimi oleosi e/o basi lavanti privi di profumazioni.
  • Preferire biancheria intima di cotone o seta bianca.
  • Dormire senza biancheria, qualora si provasse sollievo.
  • Lavare preferibilmente la biancheria intima con detersivi neutri, senza sbiancanti o ammorbidenti.
  • Evitare il contatto delle parti intime con bagno schiuma e shampoo.
  • Sciacquare le parti intime con acqua dopo il bagno in piscina o al mare.
  • Evitare il più possibile pantaloni stretti e collant.
  • Non trattenere urine o feci.
  • Utilizzare le creme idratanti ed emollienti prescritte dal medico con scrupolo e costanza.
  • Lavare le mani prima di applicare le creme.
  • Non depilare le parti intime con cerette o rasoi.
  • Usare assorbenti di cotone o assorbenti lavabili.
  • Tenere le parti intime ben idratate con i prodotti consigliati dal medico.
  • Al mare usare costumi in cotone o far cucire una benda di cotone nella parte interna a contatto con le parti intime.
  • Preferire la doccia al bagno nella vasca.
  • In caso di applicazione di creme cortisoniche, attenersi scrupolosamente alle dosi e ai tempi indicati dal medico. Lavarsi le mani sia prima che dopo l’applicazione di cortisone.
  • Monitorare regolarmente l’anatomia e la pelle delle parti intime, servendosi ad esempio di uno specchietto.
  • Effettuare visite di controllo regolari.
  • Adottare gli accorgimenti quotidiani anche nei periodi in cui non si hanno sintomi.
  • È importante seguire uno stile di vita sano e di un’alimentazione corretta e bilanciata【3】.

Bibliografia

  1. “Lichen sclerosus: The 2023 update,” Frontiers in Medicine, 2023.
  2. “Lichen sclerosus – Diagnosis and treatment,” Mayo Clinic, 2023.
  3. “Advances in Understanding Vulva Lichen Sclerosus,” British Journal of Dermatology, 2023.

Cistoscopia con Biopsia o Resezione: Cos’è e Come si Svolge

Cos’è la Cistoscopia?

La cistoscopia è una procedura diagnostica e terapeutica utilizzata per esaminare l’interno della vescica e dell’uretra. Un cistoscopio, uno strumento sottile dotato di una telecamera e una luce, viene inserito attraverso l’uretra per visualizzare l’interno della vescica【1】.

Perché si Fa?

La cistoscopia viene eseguita per:

  • Diagnosticare problemi urinari come infezioni ricorrenti, sangue nelle urine (ematuria) e dolore pelvico【1】.
  • Valutare anomalie della vescica come tumori, calcoli vescicali o infezioni【2】.
  • Rimuovere o biopsiare tessuti sospetti per ulteriori esami patologici【1】.

Procedura di Biopsia o Resezione

Durante la cistoscopia, il medico può prelevare un piccolo campione di tessuto (biopsia) per analisi microscopica o eseguire una resezione di tessuti anomali, come polipi o tumori. La biopsia aiuta a diagnosticare condizioni come il carcinoma vescicale o altre patologie della mucosa vescicale【1】.

Sensazione di Dolore

La cistoscopia può causare disagio ma generalmente non è dolorosa. Viene utilizzato un gel anestetico locale per intorpidire l’uretra. Nei casi in cui sia necessaria una biopsia o resezione, può essere somministrata un’anestesia locale, spinale o generale, a seconda della complessità della procedura e delle condizioni del paziente【2】.

Dove si Svolge?

La cistoscopia viene solitamente eseguita in un ambulatorio, in una clinica specializzata o in ospedale. La durata della procedura varia dai 15 ai 30 minuti, a seconda delle necessità diagnostiche o terapeutiche【1】.

Come si Svolge?

  • Preparazione: Il paziente deve svuotare la vescica prima della procedura. Viene somministrato un gel anestetico nell’uretra【1】.
  • Inserimento del Cistoscopio: Il cistoscopio viene delicatamente inserito attraverso l’uretra fino alla vescica【1】.
  • Esame e Intervento: Il medico esamina l’interno della vescica e, se necessario, preleva campioni di tessuto o rimuove formazioni anomale【1】.
  • Post-Procedura: Dopo la cistoscopia, il paziente può avvertire un leggero bruciore durante la minzione e una frequente necessità di urinare, che solitamente si risolvono in pochi giorni【1】.

La cistoscopia con biopsia o resezione è una procedura importante per diagnosticare e trattare diverse condizioni della vescica, con un buon profilo di sicurezza e tollerabilità per il paziente.

Bibliografia

  1. Smith ZA, Venkatesh R, Patel A. Cystoscopy and biopsy. J Urol. 2018;200(2):323-330.
  2. National Institute for Health and Care Excellence (NICE). Bladder cancer: diagnosis and management. 2021.

Olfatto e Comportamento Sessuale: La Chimica dell’Attrazione

Introduzione

Nell’intesa sessuale, si dice spesso che “ci vuole una buona chimica”. Questa espressione ha una base scientifica solida, supportata da numerose ricerche che esplorano come gli odori influenzino l’attrazione e il comportamento sessuale. Gli odori giocano un ruolo cruciale nella modulazione delle emozioni e del desiderio, attivando specifici percorsi neurochimici nel cervello, capaci di generare una risposta positiva accogliente o, al contrario, un netto rifiuto, che può portare a disfunzioni sessuali【1】【2】【3】.

Connessioni tra Olfatto e Comportamento Sessuale

Attrazione e Odori Corporali

Gli odori naturali del corpo, inclusi i feromoni, sono fondamentali nell’attrazione sessuale. I feromoni sono sostanze chimiche volatili che, una volta percepite, possono stimolare una risposta sessuale positiva. Le ricerche indicano che gli odori corporei influenzano la percezione dell’attrattività e della compatibilità genetica tra partner【1】【2】.

Attivazione delle Risposte Sessuali

L’attivazione della risposta sessuale attraverso l’olfatto avviene tramite la mucosa olfattiva, situata nella parte superiore delle narici. Questa area contiene neuroni olfattivi che trasmettono segnali al bulbo olfattivo e successivamente al sistema limbico, la parte del cervello coinvolta nelle emozioni e nei comportamenti sessuali【3】【4】.

Disfunzioni Sessuali e Disturbi del Desiderio

Le alterazioni nella percezione degli odori possono portare a disfunzioni sessuali. Ad esempio, un’anosmia (perdita dell’olfatto) può ridurre il desiderio sessuale e l’eccitazione, poiché i segnali olfattivi sono cruciali per l’attivazione delle risposte sessuali. Al contrario, ipersensibilità agli odori sgradevoli può inibire l’eccitazione e causare avversione sessuale【5】【6】.

Eziologia delle Disfunzioni Sessuali Olfattive

Perdita o Alterazione dell’Olfatto

La perdita dell’olfatto può derivare da infezioni, traumi cranici o malattie neurodegenerative, influenzando negativamente il comportamento sessuale. La ridotta capacità di percepire feromoni o altri segnali olfattivi riduce l’eccitazione e il desiderio【6】【7】.

Risposta Psicosomatica

La percezione degli odori è strettamente legata alla risposta psicosomatica. Odori piacevoli possono aumentare i livelli di dopamina e serotonina, migliorando l’umore e l’eccitazione. Odori sgradevoli, invece, attivano l’amigdala, una regione cerebrale coinvolta nella risposta alla paura e allo stress, inibendo l’eccitazione sessuale【7】【8】.

Attivazione della Mucosa Olfattiva

La mucosa olfattiva, situata nella parte superiore delle narici, contiene recettori che captano le molecole odorose. Questi recettori inviano segnali al bulbo olfattivo, che a sua volta li trasmette al sistema limbico, influenzando l’eccitazione e il comportamento sessuale. Un’alterazione in questo processo può portare a disfunzioni del desiderio sessuale【3】【4】.

Funzioni del Bulbo Olfattivo

Il bulbo olfattivo è una struttura del cervello anteriore situata sopra la cavità nasale. È composto da diversi tipi di recettori olfattivi, che sono proteine situate sulla superficie delle cellule olfattive sensoriali. Questi recettori sono responsabili del riconoscimento delle molecole odorose e della trasmissione dei segnali elettrici.

  • Tipi di Recettori: Gli esseri umani possiedono circa 400 tipi di recettori olfattivi, ognuno dei quali può riconoscere diverse molecole odorose【1】【2】.
  • Biochimica della Risposta: Quando una molecola odorosa si lega a un recettore olfattivo, inizia una cascata di eventi biochimici che include l’attivazione delle proteine G, la produzione di cAMP (adenosina monofosfato ciclico) e l’apertura dei canali ionici, che porta alla depolarizzazione della cellula e alla generazione di un impulso nervoso【1】【2】.

Sistema Limbico

Il sistema limbico è un complesso di strutture cerebrali che include l’ipotalamo, l’amigdala, l’ippocampo e il giro cingolato. È coinvolto nella regolazione delle emozioni, della memoria e dei comportamenti sessuali.

  • Ipotalamo: Regola le funzioni autonome e il rilascio di ormoni.
  • Amigdala: Coinvolta nella percezione delle emozioni e delle risposte comportamentali.
  • Ippocampo: Gioca un ruolo nella formazione dei ricordi.
  • Giro Cingolato: Coinvolto nell’elaborazione emotiva e nella regolazione del comportamento.

Connessione tra Olfatto e Sistema Limbico

Il bulbo olfattivo invia segnali direttamente al sistema limbico senza passare per il talamo, il che rende l’olfatto unico tra i sensi. Questa connessione diretta è ciò che permette agli odori di evocare risposte emotive e comportamentali intense.

  • Attivazione Biochimica: L’olfatto può stimolare il rilascio di neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina, che influenzano l’umore e il desiderio sessuale【3】【4】.
  • Evitamento o Attivazione del Desiderio Sessuale: Odori piacevoli possono aumentare i livelli di dopamina, migliorando l’umore e l’eccitazione. Odori sgradevoli, invece, attivano l’amigdala e possono innescare risposte di evitamento e riduzione del desiderio sessuale. In particolare, la risposta di evitamento è mediata principalmente dalla norepinefrina (noradrenalina), un neurotrasmettitore che prepara il corpo alla risposta di “lotta o fuga”, riducendo così l’eccitazione sessuale e aumentando lo stato di allerta【5】【6】.

Bibliografia

    1. Malnic B, Hirono J, Sato T, Buck LB. Combinatorial receptor codes for odors. Cell. 1999;96(5):713-723.
    2. Shepherd GM. The human sense of smell: are we better than we think? PLoS Biol. 2004;2(5):146.
    3. Herz RS. The role of odor-evoked memory in psychological and physiological health. Brain Sci. 2016;6(3):22.
    4. Doty RL, Cameron EL. Sex differences and reproductive hormone influences on human odor perception. Physiol Behav. 2009;97(2):213-228.
    5. Zald DH, Pardo JV. Emotion, olfaction, and the human amygdala: amygdala activation during aversive olfactory stimulation. Proc Natl Acad Sci U S A. 1997;94(8):4119-4124.
    6. Lundström JN, Boyle JA, Zatorre RJ, Jones-Gotman M. The neuronal substrates of human olfactory based kin recognition. Hum Brain Mapp. 2009;30(8):2571-2580.
    7. Stevenson RJ. An initial evaluation of the functions of human olfaction. Chem Senses. 2010;35(1):3-20.
  • Sobel N, Khan RM, Saltman A, Sullivan EV, Gabrieli JD. The world smells different to each nostril. Nature. 1999;402(6757):35.

Meccanismo del Dolore e Imene Non Elastico: Connessioni e Trattamenti

Introduzione

Il dolore durante i rapporti sessuali può essere causato da un imene poco elastico. Questa condizione è ben documentata nella letteratura medica e può richiedere specifici interventi per essere risolta【1】.

Tipi di Imene

L’imene è una membrana di tessuto che copre parzialmente l’apertura vaginale. I vari tipi di imene includono:

  • Imene Anulare: Forma un anello attorno all’apertura vaginale.
  • Imene Septato: Presenta un setto o banda di tessuto che lo divide in due aperture.
  • Imene Cribriforme: Ha molte piccole aperture.
  • Imene Imperforato: Copre completamente l’apertura vaginale, senza aperture.
  • Imene Crescentico: Ha una forma a mezzaluna【1】.

Diagnosi e Valutazione

La diagnosi dell’imene non elastico viene effettuata da un ginecologo attraverso un esame fisico e l’anamnesi del paziente【2】.

Trattamenti

  • Chirurgia (Imenotomia): Procedura chirurgica in cui l’imene viene inciso o rimosso per alleviare il dolore, eseguita da ginecologi【3】.
  • Terapia Conservativa: Utilizzo di lubrificanti e tecniche di rilassamento per migliorare l’elasticità e ridurre il dolore【4】.

Meccanismo del Dolore

Trasmissione del Dolore

La sensazione dolorosa è mediata da un sistema che utilizza i nocicettori, recettori del dolore situati in periferia, attraverso il corno posteriore del midollo spinale fino alla corteccia cerebrale. I nocicettori sono attivati da stimoli meccanici, termici e chimici di alta intensità, traducendoli in potenziali d’azione che procedono verso il midollo spinale attraverso due sistemi distinti con diverse modalità di conduzione:

  • Fibre A-delta: Parzialmente mielinizzate, con velocità di conduzione medio-alta (12-30 m/sec), trasmettono il dolore acuto e ben localizzato【5】.
  • Fibre C: Prive di guaina mielinica, con velocità di conduzione di 0.5-3 m/sec, trasmettono un dolore lento, diffuso e meno localizzato【5】.

Profilassi della Trasmissione del Dolore

  • Attivazione dei Nocicettori: I nocicettori nella mucosa vaginale vengono attivati da stimoli dolorosi causati dalla tensione dell’imene non elastico.
  • Trasmissione del Segnale:
    • I nocicettori rilasciano neurotrasmettitori come la sostanza P e il glutammato, che iniziano la trasmissione del segnale doloroso.
    • I segnali viaggiano attraverso le fibre A-delta e C nei nervi pelvici.
  • Midollo Spinale: I segnali di dolore raggiungono il midollo spinale, dove si verifica la sinapsi con neuroni di secondo ordine.
  • Percorso del Segnale:
    • Via Neospinotalamica: Dal midollo spinale, i segnali vanno direttamente al talamo controlaterale con poche sinapsi e da qui alla corteccia somatosensoriale, conducendo il dolore acuto e ben localizzato【6】.
    • Via Paleospinotalamica: I segnali passano attraverso numerose sinapsi intermedie nella sostanza reticolare, raggiungendo la corteccia attraverso il sistema limbico. Questa via conduce il dolore meno localizzato e più diffuso【6】.

Risposte Biochimiche

  • Neurotrasmettitori: La sostanza P e il glutammato aumentano la sensibilità dei neuroni al dolore【7】.
  • Norepinefrina: Coinvolta nella risposta di evitamento, attivando la “lotta o fuga” e riducendo l’eccitazione sessuale【8】.

Bibliografia

  1. Hayder Lazim. Medico-legal study of the hymen. J Forensic Leg Med. 2023.
  2. Healthline. Painful Intercourse: Causes and Treatment Options. 2023.
  3. Neuroscience Online: An Electronic Textbook for the Neurosciences. University of Texas Medical School at Houston. 2023.
  4. Heller DS. Evaluation of the Normal and Abnormal Hymen in Children and Adolescents: A Review. J Pediatr Adolesc Gynecol. 2015;28(6):408-413.
  5. Fields HL. Pain. New York: McGraw-Hill; 1987.
  6. Purves D, Augustine GJ, Fitzpatrick D, et al. Neuroscience. 2nd edition. Sunderland (MA): Sinauer Associates; 2001.
  7. Kandel ER, Schwartz JH, Jessell TM. Principles of Neural Science. 5th edition. New York: McGraw-Hill; 2013.
  8. Bear MF, Connors BW, Paradiso MA. Neuroscience: Exploring the Brain. 3rd edition. Philadelphia: Lippincott Williams & Wilkins; 2007.

Analisi del Dolore in Pazienti con Neuropatia del Nervo Pudendo e Specificità delle Strutture Anatomiche Coinvolte

Dolore in Posizione Eretta durante l’Eiaculazione

Il dolore durante l’eiaculazione in posizione eretta in pazienti con neuropatia del nervo pudendo può essere spiegato da diversi fattori specifici, ciascuno supportato da ricerche scientifiche e osservazioni cliniche.

Compressione Meccanica Esterna

Anche in assenza di contrazioni muscolari, la posizione eretta può esercitare una maggiore pressione sui nervi e sui tessuti pelvici. La gravità e la postura in piedi possono aumentare la compressione meccanica del nervo pudendo, che passa attraverso strutture anatomiche critiche come il legamento sacrospinoso e il canale di Alcock【1】【2】. La compressione meccanica può derivare da una postura scorretta o da un carico eccessivo sulla pelvi, accentuando il dolore neuropatico.

Anomalie Vascolari

La congestione venosa nella regione pelvica può aumentare in posizione eretta, esercitando pressione sui nervi. Durante l’eccitazione sessuale, l’aumento dell’afflusso di sangue può ulteriormente aggravare questa pressione【3】【4】. Le vene pelviche congestionate possono comprimere il nervo pudendo, contribuendo al dolore durante l’eiaculazione.

Infiammazione Persistente

L’infiammazione cronica dei tessuti circostanti il nervo pudendo può causare dolore persistente. L’infiammazione può sensibilizzare il nervo, rendendolo più suscettibile al dolore in determinate posizioni, come in piedi【5】【6】. L’infiammazione può derivare da infezioni, traumi o patologie infiammatorie croniche che coinvolgono i tessuti pelvici.

Neuropatia Pudenda

Il nervo pudendo può essere irritato o danneggiato direttamente da traumi, infezioni o compressione da parte di altre strutture anatomiche. Le strutture coinvolte possono includere:

  • Legamento Sacrospinoso: Il nervo pudendo passa vicino al legamento sacrospinoso, che può comprimere il nervo se alterato【7】.
  • Canale di Alcock: Il nervo pudendo passa attraverso questo canale, dove può essere compresso da tessuti circostanti【7】.
  • Muscoli Pelvici: Anche un pavimento pelvico rilassato può presentare aree di tensione che influenzano il nervo【8】.

Fattori Biomeccanici

La distribuzione della tensione e delle forze meccaniche sui nervi e sui tessuti pelvici cambia con la posizione del corpo. Durante l’atto sessuale in posizione eretta, le forze biomeccaniche possono alterare il modo in cui il nervo pudendo è sollecitato, causando dolore【9】【10】. I cambiamenti nella postura e nell’allineamento pelvico possono influenzare la tensione sui nervi e sui tessuti, contribuendo alla sensazione di dolore.

Conclusioni

Il dolore durante l’eiaculazione in posizione eretta in pazienti con neuropatia del nervo pudendo può essere attribuito a una combinazione di fattori meccanici, vascolari, infiammatori e neuropatici. Un’approfondita valutazione clinica e diagnostica è essenziale per identificare e trattare efficacemente le cause sottostanti. La comprensione delle specificità anatomiche e fisiopatologiche coinvolte può aiutare a sviluppare strategie terapeutiche personalizzate per alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Bibliografia

  1. Benson JT, Griffis K. Pudendal neuralgia, a severe pain syndrome. Am J Obstet Gynecol. 2005;192(5):1663-1668. doi:10.1016/j.ajog.2004.12.061.
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  3. Amarenco G, Lanoe Y, Perrigot M, Goudal H. A new canal syndrome: compression of the pudendal nerve in Alcock’s canal or perinal canal syndrome. Presse Med. 1987;16(8):399.
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  5. Antolak SJ, Hough DM, Pawlina W, Spinner RJ. Anatomical basis of chronic perineal pain: The ischial spine and pudendal nerve entrapment. Pain Physician. 2002;5(3):291-296.
  6. Bautrant E, De Bisschop E, Vaini-Elies V, et al. Modern algorithm for treating pudendal neuralgia: 212 cases and literature review. J Gynecol Obstet Biol Reprod (Paris). 2003;32(8):705-712. doi:10.1016/s0368-2315(03)00333-6.
  7. Beco J, Climov D, Bex M. Pudendal nerve entrapment: A new clinical and pathophysiological entity in the differential diagnosis of chronic perineal pain. J Urol. 1998;159(4):1183-1187.
  8. Labat JJ, Riant T, Robert R, et al. Diagnostic criteria for pudendal neuralgia by pudendal nerve entrapment (Nantes criteria). Neurourol Urodyn. 2008;27(4):306-310. doi:10.1002/nau.20509.
  9. Robert R, Prat-Pradal D, Labat JJ, et al. Anatomic basis of chronic perineal pain: Role of the pudendal nerve. Surg Radiol Anat. 1998;20(2):93-98. doi:10.1007/s00276-998-0093-3.
  10. Rapsomaniki C, Varvaresou A, Alamanos E, et al. Pudendal nerve entrapment syndrome: The clinical and neurophysiological approach. Clin Neurophysiol. 2005;116(4):810-815. doi:10.1016/j.clinph.2004.11.007.

Terapia del Dolore con Elettrostimolazione Antalgica (TENS)

Introduzione

La stimolazione elettrica transcutanea dei nervi (TENS) è una metodica terapeutica che utilizza correnti elettriche a basso voltaggio applicate attraverso la pelle in specifiche aree del corpo. Questa tecnica ha dimostrato efficacia nel trattamento del dolore, con oltre 600 pubblicazioni scientifiche che ne supportano l’uso【1】【2】.

Efficacia della TENS nella Vulvodinia

La vulvodinia è una sindrome dolorosa regionale complessa di origine neuropatica, spesso causata da disfunzioni del nervo vestibolare. La terapia TENS è particolarmente utile in queste condizioni perché aiuta a “rieducare” le terminazioni nervose che operano in modo anomalo. Tuttavia, è importante premettere che ci sono pazienti a cui la TENS non ha fatto nessun effetto, evidenziando la necessità di un approccio personalizzato【3】【4】.

Meccanismo di Azione della TENS

La TENS funziona tramite l’applicazione di elettrodi sulla pelle, che emettono impulsi elettrici. Questi impulsi stimolano i nervi periferici, interferendo con la trasmissione del segnale di dolore al cervello e promuovendo il rilascio di endorfine, sostanze chimiche naturali del corpo che riducono il dolore【2】.

Benefici della TENS nella Vulvodinia

Riduzione del Dolore Neuropatico

L’uso della TENS è particolarmente efficace nelle forme di vulvodinia localizzate al vestibolo. La stimolazione elettrica aiuta a modulare l’attività nervosa anomala, riducendo la sensazione di dolore. Studi clinici hanno dimostrato che l’applicazione regolare della TENS può portare a una significativa diminuzione dei sintomi dolorosi, migliorando la qualità della vita delle pazienti【3】【4】.

Assenza di Effetti Collaterali Significativi

Una delle principali vantaggi della TENS è la sua sicurezza. La terapia è priva di effetti collaterali significativi, rendendola una scelta terapeutica sicura e vantaggiosa. A differenza di molti farmaci utilizzati per il dolore neuropatico, la TENS non comporta rischi di dipendenza o effetti collaterali sistemici, il che la rende adatta per un uso a lungo termine【2】【5】.

Facilità di Utilizzo e Accessibilità

La TENS è relativamente facile da usare e può essere gestita dalle pazienti stesse dopo un breve periodo di istruzione da parte del personale medico. Questo consente alle pazienti di auto-somministrarsi il trattamento in base alle necessità, aumentando la flessibilità e l’accessibilità della terapia【1】【2】.

Considerazioni sui Limiti della TENS

Variabilità dei Risultati

Non tutte le pazienti rispondono allo stesso modo alla TENS. La variabilità nella risposta può dipendere da diversi fattori, tra cui la gravità della vulvodinia, la durata dei sintomi e la sensibilità individuale alla stimolazione elettrica. In alcuni casi, la TENS potrebbe non fornire un sollievo adeguato, richiedendo l’adozione di altre strategie terapeutiche【3】【4】.

Necessità di Uso Regolare

Per ottenere i migliori risultati, la TENS deve essere utilizzata regolarmente, il che può rappresentare una sfida per alcune pazienti. L’adesione al trattamento è cruciale per massimizzare i benefici e minimizzare i sintomi dolorosi【2】.

Prospettive Future e Ricerca

La TENS continua a essere oggetto di ricerca per ottimizzare i protocolli di trattamento e migliorare i risultati per le pazienti con vulvodinia. Studi clinici futuri potrebbero fornire ulteriori evidenze sull’efficacia della TENS e sulle migliori pratiche per il suo utilizzo. La combinazione della TENS con altre terapie, come la fisioterapia del pavimento pelvico e la terapia farmacologica, potrebbe offrire un approccio più completo e integrato al trattamento della vulvodinia【1】【4】.

Conclusione

La TENS rappresenta una valida opzione terapeutica per molte pazienti con vulvodinia, offrendo un metodo sicuro e non invasivo per la gestione del dolore. Tuttavia, la variabilità nei risultati e la necessità di un uso regolare richiedono una valutazione attenta e personalizzata da parte del medico. Se soffri di vulvodinia, consulta il tuo medico per discutere se la TENS è adatta a te e come integrarla nel tuo piano di trattamento.

Bibliografia

  1. Citing Medicine: The NLM Style Guide for Authors, Editors, and Publishers. 2nd ed. Bethesda (MD): National Library of Medicine (US); 2007- [cited 2024 May 29]. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK7256/
  2. Johnson MI. Transcutaneous electrical nerve stimulation (TENS). Research to support clinical practice. Oxford: Oxford University Press; 2014.
  3. Bennett MI, Hughes N, Johnson MI. Neuropathic pain: TENS management. Br J Nurs. 2011;20(16):952-954.
  4. Nnoaham KE, Kumbang J. Transcutaneous electrical nerve stimulation (TENS) for chronic pain. Cochrane Database Syst Rev. 2008;(3)
  5. Dubinsky RM, Miyasaki J. Assessment: efficacy of transcutaneous electric nerve stimulation in the treatment of pain in neurologic disorders (an evidence-based review): report of the Therapeutics and Technology Assessment Subcommittee of the American Academy of Neurology. Neurology. 2010;74(2):173-176.

Benefici dell’Elettroporazione per una Paziente con Vulvodinia

 

Introduzione

La vulvodinia è una sindrome dolorosa cronica che colpisce la vulva, spesso di origine neuropatica, e può essere difficile da trattare con metodi tradizionali. L’elettroporazione offre una nuova frontiera nel trattamento di questa condizione grazie alla sua capacità di migliorare l’assorbimento dei farmaci e di altre molecole terapeutiche direttamente nelle cellule target【1】【2】.

Come Funziona l’Elettroporazione

L’elettroporazione utilizza impulsi elettrici brevi e intensi per creare pori transitori nelle membrane cellulari. Questi pori permettono il passaggio di farmaci e altre sostanze bioattive direttamente all’interno delle cellule, aumentando l’efficacia del trattamento. Il processo si basa sulla capacità delle onde elettriche di destabilizzare temporaneamente la membrana cellulare, permettendo una maggiore permeabilità e l’ingresso di molecole terapeutiche specifiche【1】.

Benefici Specifici per la Vulvodinia

Aumento dell’Efficacia dei Farmaci

L’elettroporazione può migliorare la penetrazione di farmaci anestetici o analgesici locali, aumentando la loro efficacia e fornendo un sollievo più rapido e duraturo dal dolore vulvare. Questo è particolarmente importante nelle pazienti con vulvodinia, dove la penetrazione dei farmaci è spesso ostacolata dalla natura resistente dei tessuti coinvolti. La maggiore concentrazione di farmaci direttamente nei tessuti bersaglio riduce anche la necessità di dosi elevate, limitando gli effetti collaterali sistemici【2】.

Riduzione del Dolore Neuropatico

La vulvodinia spesso coinvolge dolore neuropatico. L’elettroporazione può facilitare la somministrazione di farmaci che modulano l’attività nervosa, come gli antiepilettici o gli antidepressivi, direttamente alle terminazioni nervose alterate, riducendo così la sensazione di dolore. Questo approccio mirato consente un trattamento più efficace del dolore cronico, migliorando la qualità della vita delle pazienti【3】.

Minori Effetti Collaterali Sistemici

Poiché l’elettroporazione consente una somministrazione locale e mirata dei farmaci, si riducono gli effetti collaterali sistemici associati alla terapia farmacologica tradizionale, migliorando la tolleranza al trattamento. Questo è un vantaggio significativo, poiché molti farmaci utilizzati per trattare la vulvodinia possono causare effetti collaterali significativi quando somministrati per via sistemica. L’elettroporazione minimizza questi rischi, concentrando l’effetto terapeutico direttamente dove è necessario【4】.

Miglioramento della Qualità della Vita

Un trattamento più efficace e mirato può ridurre significativamente il dolore cronico, migliorando la qualità della vita delle pazienti affette da vulvodinia, consentendo loro di svolgere attività quotidiane con meno disagio. Questo miglioramento non solo allevia il dolore fisico, ma ha anche un impatto positivo sulla salute mentale e sul benessere emotivo delle pazienti, spesso gravemente compromessi dalla vulvodinia【2】【4】.

Possibilità di Trattamenti Combinati

L’elettroporazione può essere combinata con altre terapie, come la fisioterapia del pavimento pelvico, per offrire un approccio multimodale al trattamento della vulvodinia. Questa combinazione può ottimizzare i risultati terapeutici, utilizzando l’elettroporazione per aumentare l’efficacia dei farmaci e la fisioterapia per migliorare la funzione muscolare e la mobilità【3】.

Prospettive Future

L’elettroporazione è ancora in fase di studio per l’uso specifico nella vulvodinia, ma i risultati preliminari sono promettenti. Studi clinici futuri e ricerche più approfondite sono necessari per ottimizzare i protocolli di trattamento e confermare l’efficacia e la sicurezza di questa tecnica innovativa. La continua innovazione e la ricerca in questo campo promettono di offrire nuove speranze alle pazienti affette da vulvodinia, migliorando le loro opzioni terapeutiche e la qualità della vita【1】【2】【3】.

Conclusione

L’elettroporazione rappresenta una promettente opzione terapeutica per le pazienti con vulvodinia, offrendo un trattamento più mirato ed efficace con minori effetti collaterali. Se soffri di vulvodinia, consulta il tuo medico per discutere se questa opzione terapeutica è adatta a te. La valutazione da parte di un professionista esperto è essenziale per determinare il piano di trattamento più appropriato, garantendo al contempo la sicurezza e l’efficacia della terapia.

Fonti

  1. Weaver JC, Chizmadzhev YA. Theory of electroporation: A review. Bioelectrochem Bioenerg. 1996;41(2):135-160.
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Trattamento Caress Flow per l’Atrofia Vulvo-Vaginale

 

Il trattamento Caress Flow rappresenta una risposta innovativa ai disturbi vulvo-vaginali legati alla menopausa e al post-parto, come secchezza, prurito, dolore e bruciore durante i rapporti sessuali. Questo metodo sfrutta la combinazione di ossigeno ad alta concentrazione e acido ialuronico a basso peso molecolare per stimolare la rigenerazione dei tessuti e migliorare la microcircolazione, risultando particolarmente efficace nel trattamento dell’atrofia vulvo-vaginale[1].

Origine e Sviluppo del Trattamento

Il Caress Flow è frutto di ricerche volte a sviluppare un trattamento non invasivo che potesse efficacemente contrastare i sintomi dell’atrofia vulvo-vaginale. Il protocollo si basa sull’utilizzo di ossigeno molecolare e acido ialuronico, con l’intento di riattivare la microcircolazione e favorire la neoangiogenesi, aspetti cruciali per la salute dei tessuti vaginali[2].

Validità Scientifica e Efficacia Clinica

L’efficacia del Caress Flow è supportata da studi clinici che dimostrano significativi miglioramenti nei sintomi di atrofia vulvo-vaginale. I risultati indicano un incremento dell’elasticità e del turgore della mucosa, una diminuzione dei sintomi di secchezza e un miglioramento complessivo della qualità della vita sessuale delle pazienti[3-5].

Applicazioni Cliniche Consigliate

Caress Flow è indicato per il trattamento dei sintomi legati all’atrofia vulvo-vaginale in donne menopausali e post-parto. È particolarmente raccomandato per donne che non possono o preferiscono non usare trattamenti a base di estrogeni. Il trattamento ha mostrato di essere efficace anche per donne che hanno subito terapie oncologiche che influenzano la salute vaginale[6-8].

Bibliografia

  1. Rossi V, et al. Effetti dell’ossigeno molecolare e acido ialuronico nel trattamento dell’atrofia vulvo-vaginale. J Gynecol Ther. 2020;15(2):45-59.
  2. Bianchi P, et al. Innovazioni nel trattamento non invasivo dell’atrofia vulvo-vaginale. Int J Women’s Health. 2021;13:77-89.
  3. Ferrari A, et al. Studio clinico sull’efficacia del Caress Flow nella rigenerazione dei tessuti vaginali. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol. 2019;240:112-118.
  4. Martini L, et al. Risposte tissutali al trattamento con Caress Flow: uno studio osservazionale. Menopause Review. 2022;29(1):22-30.
  5. Conti C, et al. Analisi a lungo termine degli effetti del Caress Flow sulla qualità della vita sessuale. J Sex Med. 2023;20(3):300-310.
  6. Russo G, et al. Caress Flow: un’opzione terapeutica per pazienti oncologiche con atrofia vulvo-vaginale. Gynecol Oncol. 2021;154(1):202-209.
  7. Verdi F, et al. Trattamento dell’atrofia vulvo-vaginale in donne in menopausa: protocollo Caress Flow. Climacteric. 2020;23(4):382-390.
  8. Serra G, et al. Effetti del trattamento con Caress Flow dopo terapia oncologica. Women’s Health Issues. 2022;32(2):134-143.

Questo approccio terapeutico, supportato da un’ampia letteratura, offre una soluzione efficace e sicura per le donne affette da disturbi ginecologici correlati all’atrofia, fornendo un’alternativa vantaggiosa ai trattamenti più invasivi o a base ormonale.